Mazara, Pesca, “bene nuovi sistemi per la sicurezza ma garantiamo e difendiamo il settore”

Il dibattito nell’ambito dell’incontro “Sicurezza, Pesca legale e sostenibile” tenutosi al CNR-IAS di Capo Granitola

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Agosto 2024 13:10
Mazara, Pesca, “bene nuovi sistemi per la sicurezza ma garantiamo e difendiamo il settore”

Va bene l’introduzione di nuovi sistemi per garantire la sicurezza in mare ma bisogna trovare, sinergicamente, soluzioni affinchè il nostro settore della pesca non soccomba definitivamente a causa di normative stringenti che arrivano sempre più frequentemente dalle varie istituzioni a vario livello, a causa della progressiva limitazione degli areali di pesca nel Mediterraneo, e a causa della massiccia e ‘sleale’ concorrenza delle marinerie dei Paesi rivieraschi”.

Questo l’appello lanciato ieri pomeriggio dagli operatori della pesca di Mazara del Vallo e dai rappresentanti delle associazioni datoriali intervenuti presso la sala conferenze del CNR-IAS di Capo Granitola nell’ambito del convegno denominato "Safe, Sustainable, and Legal Fishing" (Sicurezza, Pesca legale e sostenibile” organizzato dalla Capitaneria di porto di Mazara del Vallo unitamente al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. L'evento ha avuto come scopo principale quello di sensibilizzare e promuovere la conformità agli standard e alle Convenzioni internazionali nel settore della pesca.

In particolare, si è disquisito circa l'importanza di uniformarsi alle normative internazionali e alle convenzioni in materia quali il Cape Town Agreement, la STCW-Fishing e la Convenzione ILO C188, in corso di ratifica da parte dell’Italia, creando un momento di incontro con i vari soggetti coinvolti come le associazioni di categoria e gli enti istituzionali competenti (esponenti del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto e della Regione Siciliana). Presente una delegazione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, guidata dal capo del Reparto VI Sicurezza della Navigazione e Marittima ammiraglio Ispettore Capo (CP) Aus.

Rich. Luigi Giardino. L’Ammiraglio, affiancato da altri tre Ufficiali Superiori, il capitano di vascello (CP) Francesco Cimmino, il capitano di vascello (CP) Mauro Colarossi – capo Ufficio Servizi Istituzionali Reparto Pesca Marittima ed il capitano di corvetta (CP) Emilia Denaro, è stato accolto dal comandante della Capitaneria di porto, C.F. (CP) Raffaele Giardina, ed ha espresso il proprio apprezzamento per il servizio costantemente assicurato dall’Autorità Marittima locale per rispondere, con prontezza e spirito propositivo, alle necessità del ceto peschereccio.

Il comandante della locale Capitaneria di Porto, Raffaele Giardina (da noi intervistato Clicca qui ) ha introdotto il tema. La conferenza si colloca all’intero di uno specifico programma della durata di cinque giorni trascorsi nella cittadina mazarese con l’intento di disquisire con i pescatori, le Autorità pubbliche e le Associazioni di categoria per comprendere meglio come possano essere affrontate le sfide riguardanti il tema della sicurezza per i pescatori del Mediterraneo e come si possa garantire una gestione sostenibile della pesca che assicuri sia stock in buona salute che un settore redditizio.

Il porto di Mazara del Vallo è la principale base delle unità maggiori dedite alla pesca del gambero di profondità che svolgono attività di pesca d’altura in tutto il Mar Mediterraneo, proprio per questo – ha sostenuto l’ammiraglio Giardino- abbiamo pensato di organizzare l'evento a Mazara con lo scopo principale di sensibilizzare e promuovere la conformità agli standard e alle Convenzioni internazionali del settore della pesca.

Il concetto di sicurezza –ha spiegato Giardino- si basa sostanzialmente su tre pilastri che sono la sicurezza dell’unità, la formazione del personale e le condizioni di vita e lavoro a bordo. Sono concetti che devono andare di pari passo e per questo il Reparto sta proponendo di trattare il tutto come un unico “pacchetto”, ponendo quindi al centro non solo la sicurezza dei pescherecci alla luce anche delle recenti innovazione nel settore marittimo, ma anche agire sulla formazione del marittimo-pescatore e sulla sua professionalità, in linea con quanto sta accadendo nel resto del mondo, e garantirgli -soprattutto – di poter lavorare e vivere in un ambiente salubre e sicuro”.

Sono intervenuti: il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci; la dott.ssa Gemma Biondo, referente comunicazioni CNR-IAS sede Capo Granitola, che ha portato i saluti del direttore Giorgio Tranchida; Nino Carlino, presidente del Distretto della Pesca e della Crescita Blu Co.S.Va.P . Ad aprire il dibattito sono stati i rappresentanti di categoria: l’on. Toni Scilla, direttore generale Agripesca, accompagnato da Costantino Giacalone referente locale Agripesca; Santino Adamo, rappresentante regionale Federpesca; e Maurizio Giacalone, rappresentante Armatori Liberi Mazara e presidente OP “Blue Sea” del Gambero Rosso di Mazara del Vallo.

Da più parti è stato così ribadito: “L'introduzione del sistema STCW sui pescherecci rappresenta un passo avanti verso una maggiore sicurezza in mare, garantendo che tutto l'equipaggio sia adeguatamente formato. Investire nella formazione è essenziale per il futuro della pesca, ma è altrettanto importante trovare soluzioni che supportino le comunità locali”.

Molto sentito ed applaudito dai diversi operatori della pesca che hanno assistito alla conferenza, l’intervento di Scilla (vedi foto di copertina), già assessore regionale alla Pesca ed Agricoltura, il quale ha definito “strategica” l’iniziativa finalizzata al coinvolgimento diretto dei territori. “Il settore ittico, nel suo complesso, rappresenta –ha spiegato Scilla- un insostituibile motore produttivo che genera economia e posti di lavoro veri; dimostrazione anche di concreta integrazione tra il mondo cattolico occidentale e quello musulmano”.

Toni Scilla, evidenziando le principali questioni (oltre quelle sopracitate, all’inizio dell’articolo, anche la tanto discussa questione del secondo comandante a bordo dei pescherecci) che attanagliano la pesca siciliana e quella mazarese in particolare, ha sottolineato: “la pesca però non può morire. Siamo pronti a fare le barricate per la sopravvivenza del settore. Il nostro è un grido di dolore ma anche di speranza. È indispensabile creare la giusta sinergia politico-istituzionale tra le imprese di pesca, i pescatori e le Capitanerie di Porto”.

Il capo di gabinetto vicario dott. Marco Mascellino, in rappresentanza dell’Assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana ha chiuso il dibattito. L’Ammiraglio Giardino ha ringraziato personalmente il comandante Giardina per l’impegno profuso a beneficio del ceto pescatori apprezzando il risultato dei lavori svolti dal personale del Comando Generale e della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo durante la mission assicurando che, al rientro a Roma, i dati relativi alla performance della flotta mazarese saranno valorizzati al fine di consentire una maggiore capacità di attagliare alla realtà italiana le determinazioni contenute nelle convenzioni da ratificare da parte dell’Italia. (in gallery altre foto dell'incontro). 

Francesco Mezzapelle

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